Nariko è la protagonista di Heavenly Sword. Figlia del capo di un clan che custodiva la spada per evitare che qualcuno la prendesse e la usasse per dominare il mondo. Nariko venne considerata maledetta dai membri del clan, poiché al suo posto secondo una profezia sarebbe dovuto nascere un uomo benedetto dagli dei, che avrebbe liberato il clan dal malvagio Re Bohan.

Per questo il padre aveva tentato di ucciderla quando era ancora una neonata; l’unica sua amica era Kai. Quando il padre di Nariko viene catturato dagli uomini di Bohan lei decide di impugnare la terribile Heavenly Sword per liberare suo padre e gli altri membri del clan, pur sapendo che presto la spada l’avrebbe uccisa.
Alla sua morte Nariko affida la spada a Kai, dicendole che avrebbe dovuto nasconderla perché molte persone bramavano il suo potere per scopi malvagi.

All’inizio, l”unica cosa che mi frenava dal realizzare questo costume era la spada, decisamente complicata da realizzare dal momento che doveva essere sia bella e maneggevole, che scomponibile. La materassina è stata quindi una scelta obbligata, ma la resa della spada ha superato ogni mia aspettativa.

La Heavenly Sword è stata quindi realizzata a mò di “panino” di materassina (3 strati) con lo strato centrale forato per avere un solco che facesse da alloggio per una piccola stecca di vetroresina che parte dal manico della spada più grande sino quasi alla punta estrema. La stecca ha una funzione importantissima perché regge tutto il peso della spada non facendola oscillare (con quell’impugnatura piccola si sarebbe sicuramente spezzata). Grazie ad Alessio per l’aiuto.

Tutta la spada è stata ricoperta di scotch di carta (con particolare attenzione alla parte della della lama che è stata stretto e tagliato all’occorrenza per dare l’illusione della presenza della filettatura), poi è stato tutto ricoperto con ben 7 strati di cartapesta, 2 strati di colla vinilica spennellata che ho poi scartavetrato e dipinto. Una full immersion di quasi una settimana per realizzarla non-stop… tipico da cosplayes ritardatari!

Del filo da torcere mi ha dato anche la parrucca, che un tempo era quella di Hikaru, tutt’ora in pessime condizioni, che ha dovuto subire un trattamento intensivo a base di colla vinilica e lacca per simulare… dei rasta. (Nariko è rinomata per non lavarsi mai i capelli… )

La corona è stata realizzata totalmente in forex, l’anello dei capelli è… quello che rimane di uno scotch di carta finito! :p
Per la cintura ammetto di aver avuto una buona dose di fortuna.. l’avevo adocchiata qualche mese prima in una bancarella al mercato (quando ancora non ero decisa a fare il cosplay ma ce l’avevo in lista) e l’avevo comprata prevedendo che prima o poi potessi usarla… e così è stato! L’ho parzialmente smontata e modificata, cucito sopra degli strap che si collegano alla placca realizzata in pelle e dipinta con dei ghirigori e glitter del tutto interpretati.
Il braccialetto è stata una geniale trovata di Alessio che ha tagliato ed inciso della materassina che abbiamo poi dipinto (unica pecca, ho notato che dopo un pò di tempo il colore fa le crepe. Vi consiglio quindi di usare i colori della marca Rub’n’Buff).

Il vestito e il top che sembra un kimono è totalmente di raso beige con un velo superiore di toulle per tende di cui mi sono innamorata cercando tra varie stoffe al mercatino. E’ stata una bella idea quella di mettere le due stoffe sovrapposte, cucirle è stata un’impresa però perché il toulle andava scappando ovunque.
Le cinghiette sono di ecopelle che ho tagliato su misura e ho fissato al top con dei passanti.

I gambali sono stati ispirati alla versione del videogame: la parte superiore è di raso lilla, stirato su teletta adesiva, con dei fori fatti con la rivetta che fungono da passaggio per il filo. Il vestito è un delirio di fili e laccetti sia sul torace, che nei piedi e nelle mani.

DIFFICULTY
80%

Photo by Alessio Mannino


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